Josh sta discutendo, mentre aspetta la coppa di gelato di 19 dollari che ha ordinato, di quanto sia ossessionato dalla sua orribile faccia - "Il fatto è che compirò 21 anni a breve, e la mia faccia non sarà mai meglio di così. Questo è il massimo. D'ora in avanti non può che peggiorare"-, quando Claire, la sua ragazza, lo interrompe per dirgli che lo lascia - "Stiamo andando alla deriva. Inoltre sei gay". Inizia in questo modo una delle serie televisive più geniali e divertenti con protagonista un ragazzo gay. Il problema è che Josh rifiuta il suo orientamento sessuale e inizia ad accettarlo solo quando il bellissimo Geoffrey, collega del suo miglior amico e coinquilino, si autoinvita a dormire nel suo letto e comincia a baciarlo e a spogliarlo... purtroppo non andranno oltre perché a Josh comincia a sanguinare il neo sopra al labbro, che si era tagliato, per sbaglio, quella stessa mattina. Sono queste scene imbarazzanti, impacciate, disagiate, ma incredibilmente reali a contraddistinguere Please Like Me, una serie condita con grandi dosi di humour a cui non mancano, però, i momenti drammatici. Difatti Josh non dovrà fare i conti solo con la sua recente omosessualità, ma dovrà vedersela con una madre divorziata e depressa che ha tentato il suicidio (Rose), un padre in piena crisi di mezza età e con i sensi di colpa (Alan), una zia bigotta e omofoba (Peg), e un amico incapace di lasciare la sua irritante ragazza (Tom).
Please Like Me, alla sua seconda stagione e una terza in arrivo nel 2015, ha già vinto un ADG Award per la regia e un premio all’Australian Film Institute per la categoria Best Television Comedy.
Le puntate hanno una durata di 25/27 minuti e ognuna di esse è intitolata con il nome della pietanza culinaria cucinata o mangiata da Josh in quella puntata.
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