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mercoledì 19 agosto 2015

Orange Is The New Black


Già per il fatto che questa serie si possa guardare LEGALMENTE in streaming su internet, per di più senza dover aspettare settimana dopo settimana una nuova puntata, fa di Orange Is The New Black una serie fantastica. Se poi ci aggiungiamo una trama intrigante e una recitazione spettacolare, allora abbiamo trovato la serie perfetta.


Prodotta dalla Netflix, e diretta da Jenji Kohan (regista di Weeds, altra serie capolavoro), OITNB è tratto dal libro autobiografico di Piper Kerman, che nei primi anni 2000 scontò una pena di 13 mesi in un carcere femminile del Connecticut per aver trasportato dei soldi legati al narcotraffico.

La storia raccontata sul piccolo schermo è un po' diversa da quella vissuta e scritta dalla Kerman. La Kohan le ha sicuramente dato più carattere, riempiendola di conflitti, momenti tragicomici e... aggiungendo un po' di relazioni lesbo. Anzi, ad esseri sinceri ci sono un bel po' di relazioni lesbo. I personaggi omosessuali, o bisessuali, sono decisamente in maggioranza rispetto a quelli etero, tanto da chiedersi se è il destino di tutte le lesbiche finire prima o poi in prigione. Ci si augura di no.


Piper Chapman deve scontare 15 mesi nella prigione di Litchfield, nello stato di New York, per aver aiutato la sua ex ragazza, la narcotrafficante Alex Vause, a trasportare dei soldi sporchi. Il reato è stato commesso dieci anni prima di questa sentenza, quando Piper aveva appena finito gli studi. Ora, trentaduenne, Piper appartiene alla classe medio-alta, produce saponi artigianali in società con la sua migliore amica  e ha come fidanzato un aspirante scrittore, Larry, il tipico bravo ragazzo, figlio di un avvocato ebreo.
Fin dalle prime ore da detenuta lo stato psicofisico di Piper verrà messo a dura prova. Oltre a procurarsi l'inimicizia di Red, cuoca e "capobranco" delle detenute bianche, ritrova in carcere la sua ex fiamma Alex, e questo riavvicinamento forzato fa vacillare il suo rapporto con Larry.



La serie, incentrata su Piper, si interessa anche delle vite delle altre detenute. Ci mostra, attraverso numerosi flashback, la loro storia prima di finire in carcere: chi erano, perché sono dentro, e chi sono ora dopo anni di detenzione. Si vengono a conoscere in questo modo le personalità più svariate di donne diverse tra loro per razza e stato sociale, che in comune hanno solo la colpa di aver infranto la legge. Tra loro troviamo una trans di colore, ex vigile del fuoco, finita dentro per truffa; una stalker ossessionata dal principe azzurro; la ragazza ricca e tossicodipendente trascurata dalla madre; una promessa dell'atletica beccata per furto; una suora attivista; ecc... Ogni personaggio cattura lo spettatore nel suo racconto personale, condividendo con lui qualche gioia, tanti dolori e un mucchio di speranze.






Il successo di OITNB si vede anche dai premi vinti al Critics' Choice Television Awards, tra i quali "Migliore serie TV commedia" e "Miglior attrice non protagonista in una serie TV commedia", e le varie nomination agli Emmy e ai Grammy. 


Infine, una menzione speciale va alla sigla, You've got time, scritta da Regina Spektor. La senti una volta, e non te la togli più dalla testa... solo a pensarci mi viene già da canticchiarla! The animals, the animals / Trapped, trapped, trapped 'till the cage is full...




martedì 30 giugno 2015

Le prime nozze gay nello stato del Texas!


George Harris e Jack Evans hanno rispettivamente 82 e 85 anni... e stanno insieme come coppia da ben 54 anni! Qualche ora dopo la sentenza della Corte Suprema, che ha reso legali i matrimoni tra le persone dello stesso sesso in tutti gli Stati Uniti, i due anziani non hanno perso tempo e sono convolati a nozze a Dallas, in Texas, uno degli stati più omofobi del Paese a stelle e strisce.
Alla fine, anche se hanno dovuto aspettare un'eternità, George e Jack hanno ufficializzato il loro amore e realizzato il loro più grande desiderio. Viva gli sposi!

domenica 28 giugno 2015

Matrimoni gay legali in tutti gli Stati Uniti!


Grande vittoria per i diritti LGBT! La corte Suprema degli Stati Uniti d'America, con cinque voti favorevoli e quattro contrari, ha dichiarato legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso in tutti gli Stati Uniti! Prima di questa sentenza gli stati americani dove le coppie omosessuali potevano sposarsi erano 37 su 50.

Immediata la reazione positiva del presidente Obama, che su twitter ha scritto, lanciando l'hashtag #LoveWins, "oggi è un grande passo nella nostra marcia verso l'uguaglianza".


Obama non è stato l'unico a dimostrare la sua gioia per questo grande traguardo. Il mondo intero si è colorato di arcobaleno, dai monumenti più famosi (come la Casa Bianca, l'Empire State Building e le cascate Niagara) alle foto profilo dei social network (non solo della gente comune, ma anche di quelle delle multinazionali, dei film, delle serie TV, ecc..).

















sabato 23 maggio 2015

L'Irlanda dice Sì ai matrimoni gay


La Repubblica d'Irlanda è il 14esimo Paese europeo, e il 22esimo nel mondo, ad aprirsi ai matrimoni gay! Per la prima volta, tramite referendum, è il popolo ad approvare la legge.



I 3,2 milioni di irlandesi con diritto di voto hanno dovuto rispondere a una semplice domanda: volete che sia emendato l'articolo 41 della Costituzione del 1937, con l'inserimento di una nuova clausola nella sezione "Famiglia"?
La clausola recitava: Il matrimonio può essere contratto per legge da due persone, senza distinzione di sesso.


L'affluenza alle urne è stata altissima. Migliaia gli irlandesi residenti all'estero accorsi in madre patria per esprimere il loro voto.


Il 62,3 per cento dei votanti ha messo una bella X sul Sì!


Davvero un risultato pionieristico, come lo ha definito il premier Enda Kenny, per la supercattolica Irlanda, dove fino al 1993 l'omosessualità era un reato. Il primo passo sul tema dei diritti LGBT è stato fatto cinque anni fa, quando il parlamento ha approvato la legge sulle unione civili.


Un grande giorno per gli abitanti dell'isola verde, che sono scesi a festeggiare in strada questa grande vittoria!




venerdì 22 maggio 2015

Milk


Tanti onori vanno a Milk, film biografico del 2008 diretto da Gus Van Sant, che ha fatto conoscere al grande pubblico la vita e la storia di Harvey Milk, primo componente delle istituzioni statunitensi apertamente gay.


E' il 1970 e Harvey Milk (Sean Penn), assicuratore di New York, ha da poco compiuto quarant'anni. Infelice della sua vita vissuta in sordina decide, insieme al compagno Scott (James Franco), di trasferirsi a San Francisco per vivere liberamente la sua omosessualità. Apre il Castro Camera, un negozio di fotografia che ben presto diventa il punto d'incontro di tutti gli attivisti gay della città. Gli omosessuali non sono benvisti dagli altri abitanti del quartiere, in più sono continuamente perseguitati e picchiati dalle autorità. Milk, sostenuto prevalentemente dalla comunità gay (ma anche dagli anziani e da alcuni eterosessuali), si candida per la carica di consigliere comunale allo scopo di chiedere pari diritti e opportunità per tutti. Perde le elezioni ma non lo spirito di riprovarci ancora, e negli anni successivi si ricandida una seconda, terza e quarta volta finché, nel 1977, non viene eletto consigliere per il 5º Distretto, diventando il primo gay dichiarato ad assumere una carica istituzionale negli Stati Uniti. L'arguzia e la grande personalità di Milk sono decisivi ad ottenere il rigetto della Proposition 6. Pochi giorni dopo questa vittoria, il 27 novembre del 1978, l'ex consigliere comunale Dan White (Josh Brolin), che si era sempre opposto alle leggi a favore dei gay, entra in Municipio e uccide a colpi di pistola il sindaco George Moscone (Victor Garber) e Harvey Milk. La sera stessa 30 mila persone si riuniscono per una fiaccolata e marciano per le vie di San Francisco per onorare le due vittime.


Il mandato di Milk è stato breve (undici mesi),  ciò nonostante  ha fatto davvero tantissimo per il movimento di liberazione omosessuale. Come prima cosa ha incoraggiato uomini e donne omosessuali a uscire allo scoperto. Poi, appena ottenuta la carica di consigliere comunale, ha fatto approvare dal sindaco Moscone una legge per rendere illegale ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Dopodiché, a seguito di una campagna e a numerose manifestazioni, Milk sconfisse la Proposition 6, legge che avrebbe permesso il licenziamento degli insegnanti dichiaratamente gay. Avrebbe potuto fare molto di più se il consigliere Dan White non l'avesse ucciso per vendetta politica. Ma quello che non sapeva White, a differenza di Milk che aveva registrato su audiocassetta «Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese.», era che questo assassinio avrebbe reso Milk un martire per tutta la comunità gay. Ma Harvey non è solo un martire, è soprattutto un eroe, un combattente e un modello di coraggio.
Grazie a questo film, che ha vinto due premi Oscar (uno come miglior attore protagonista a Sean Penn e l'altro come miglior sceneggiatura originale) il ricordo di Milk è ritornato a vivere, come il suo coraggio e il suo messaggio di speranza.


Il 22 maggio, giorno di nascita di Milk, lo Stato della California festeggia l'Harvey Milk Day.


lunedì 18 maggio 2015

Primo ministro Lussemburgo sposa il compagno


Nell'agosto del 2014, un paio di mesi dopo che il Parlamento del Lussemburgo aveva approvato la legge che riconosce le nozze tra persone dello stesso sesso, il giovane architetto belga Gauthier Destenay ha chiesto la mano al primo ministro lussemburghese Xavier Bettel, leader del partito democratico (movimento di centrodestra). Bettel, che in un'intervista ha dichiarato "se vuoi essere un politico onesto, devi essere onesto con te stesso e accettare quello che sei", ha detto sì alla proposta del compagno con cui era già legato civilmente dal 2010 perché, come ha raccontato, "ho una sola vita e non voglio nasconderla".
Venerdì 15 maggio, nove mesi dopo la proposta, la coppia si è sposata di fronte ad un centinaio di invitati, tra cui spiccava il nome dell'ex premier belga Elio di Rupo, il primo leader apertamente gay dell'Unione Europea.
Questo, però, non è il primo matrimonio che si celebra tra un premier e una persona dello stesso sesso. Prima di Bettel, nel 2010, il primo ministro islandese Johanna Sigurdardottir sposò in seconde nozze la scrittrice e sceneggiatrice Jonina Leosdottir. Ma essendo l'Islanda fuori dall'Unione, questo fa di Bettel il primo premier dell'UE a convolare a nozze gay. Mi auguro sia il primo di tanti.
Auguri agli sposi!

domenica 17 maggio 2015

17 maggio - Giornata mondiale contro l'Omofobia


Il 17 maggio 1990 l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha rimosso l'omosessualità dall'elenco delle malattie mentali. Per questo motivo, dal 2005, il 17 maggio è stata presa come data simbolica per festeggiare la giornata mondiale contro l'omofobia.

In numerose piazze italiane l'evento è stato celebrato con flash mob, performance artistiche e campagne di sensibilizzazione.
I calciatori di molte squadre di calcio, come quelli del Livorno Calcio, per l'occasione sono scesi in campo con i lacci rainbow.

Anche l'ONU ha detto la sua contro l'omofobia. Con la campagna "siate fieri, siate alleati" ha pubblicato un video nel quale alcuni cittadini provenienti da ogni parte del mondo hanno fatto il loro coming out, senza vergogna e senza preoccuparsi dei pregiudizi.


giovedì 14 maggio 2015

Clapham Junction


Ho scoperto questo film quando cercavo informazioni sul quartiere in cui viveva la mia amica e, inutile dirlo, appena ho saputo che Clapham Junction non era solo la fermata del treno nel quale dovevo scendere, ma anche il titolo di un film a tematica gay, l'ho immediatamente cercato su internet e l'ho guardato.

Le vicende raccontate nel film si svolgono nell'arco di 36 ore, periodo nel quale le vite di più personaggi gay verranno a scontrarsi.
Will e Gavin si sono appena sposati e stanno facendo il brindisi al loro ricevimento di nozze. Danny, finita la sua lezione di violino, viene insultato con parole omofobe da alcuni bulletti. Il quattordicenne Theo è in biblioteca e spoglia con gli occhi il ventinovenne e vicino di casa Tim. Robin sta cercando di vendere la sua sceneggiatura, che gli viene rifiutata perché ormai di tutta quella roba gay se ne è già parlato abbastanza.


Al ricevimento Will ci prova con Alfie, il cameriere, che però lo respinge consigliandogli di rimanere fedele al suo neo sposo. Poco dopo Alfie si dirige in un club gay dove incontra Terry. I due iniziano a conversare, ma vengono interrotti quasi subito da un amico di Alfie, e Terry se ne va via con un altro ragazzo.


Robin è invitato a cena da amici, ma prima di dirigersi a casa di questi si ferma in un bagno pubblico. Lì, mentre è intento ad urinare, viene abbordato da Julian, che gli mostra il pene. Decidono di entrare in uno dei cubiculi, ma quando due ragazzi entrano nel bagno per usare l'orinatoio, Robin si spaventa, esce dal bagno pubblico e raggiunge la casa dei suoi amici, Roger e Belinda.


Terry è nel soggiorno del ragazzo che ha incontrato al club. Stanno conversando e ascoltando musica, poi, improvvisamente Terry lo aggredisce, lo prende a calci e gli piscia addosso.
Alfie, invece, è appena uscito dal club e scopre che nella sua tasca c'è l'anello nuziale di Will insieme ad un biglietto con su scritto il suo numero di telefono.
Theo è a casa da solo perché i suoi genitori sono andati alla cena di Roger e Belinda. Va alla finestra della sua camera, dal quale può spiare il suo vicino Tim. Si accende una sigaretta e inizia a masturbarsi.
Julian è ancora nei bagni pubblici e ha trovato un altro uomo con il quale fare sesso. Mentre i due uomini lo stanno facendo in uno dei cubicoli arriva agli orinatoi Alfie. Poi il ragazzo viene avvicinato da due tizi che hanno cattive intenzioni, lui scappa e viene inseguito fino al parco dove viene placcato e picchiato. A quel punto Julian esce dai bagni e raggiunge la casa di Roger e Belinda, dove viene riconosciuto da Robin.
Theo si presenta a casa di Tim con la scusa di ridargli una penna che ha lasciato in biblioteca. Insiste ad entrare dentro casa, ma Tim non vuole. Dopo un po' cede e lo lascia entrare. Si capisce che i due provano una forte attrazione l'uno per l'altro, ma il ventinovenne non vuole essere coinvolto sessualmente con un minorenne.
Terry è al parco. Trova Alfie tra i cespugli quasi in fin di vita, ma invece di aiutarlo prende l'anello che Will ha dato ad Alfie, se lo infila al dito e se ne va via.
La cena è disturbata dall'arrivo dell'ambulanza, che carica Alfie e si dirige all'ospedale. Belinda è sconvolta dalla vicenda e durante la cena la conversazione ricade sugli omosessuali che si adescano tra i cespugli. Il discorso mette molto a disagio Robin, che prova a difendere la categoria, poi Belinda zittisce tutti dicendo che nessuno merita quello che è successo al ragazzo.
Nel frattempo Theo seduce Tim, che continua a resistergli. Ma poi Theo ha la meglio. Inizia col baciarlo appassionatamente, prosegue facendogli un pompino e poi lo penetra sul pavimento.


Alla cena i genitori di Theo parlano di un loro vicino che pensano sia un pedofilo. Si capisce che stanno parlando proprio di Tim. A questo punto la madre decide di tornare a casa per vedere come sta il figlio, ma quando entra nella sua camera e non lo trova va nel panico. Si affaccia alla finestra e vede Theo nella casa del vicino. Corre all'appartamento di Tim, seguita dal marito, trascina via di lì suo figlio e minaccia Tim di non toccare più Theo, perché lei lo sa cosa hanno fatto, ne sente l'odore.
Al mattino Alfie è morto a causa delle ferite riportate. Robin insiste che Julian parli con la polizia e dica quello che ha visto, ma Julian non fa nulla.
Terry va di nuovo al parco e incontra un altro uomo. I due si appartano, ma l'uomo, che pensa che Terry sia gay, lo prende a pugni. All'ospedale Terry viene curato da Gavin, che nota l'anello di Will. Chiama perciò il suo sposo per chiedergli chiarimenti, ma Will gli assicura che l'anello non l'ha perduto, ma l'ha portato dal gioielliere per farselo stringere. Così Gavin capisce di essere stato tradito il giorno del matrimonio. Will, poi, accende la TV e apprende dal telegiornale che Alfie è morto.
Theo è di nuovo alla finestra a masturbarsi mentre guarda Tim. Tim se ne accorge e chiude le tende.
Danny è di nuovo a lezione di violino. L'insegnante gli chiede se è perseguitato dai bulli, ma lui le assicura di no.
Nella scena finale si vede il violino di Danny fracassato sull'asfalto di un sottopassaggio.

Clapham Junction è stato presentato nel 2007 dal canale tv inglese Channel 4 all'interno di un programma "40 Years Out" che commemorava il 40° anniversario della legalizzazione dell'omosessualità in Inghilterra e Galles.
L'episodio del ragazzo gay ucciso nel parco è accaduto realmente nel 2005.
Nel cast compaiono Rupert Graves e James Wilby, che hanno recitato rispettivamente le parti di Alec e Maurice nel film Maurice.

lunedì 11 maggio 2015

No Night Is Too Long


Ho visto questo film anni e anni fa, durante la mia fase Lee Williams. Lui, gallese ed ex modello, mingherlino e dai tratti dolci, è stato l'ossessione della mia adolescenza. Il film galeotto che me lo ha fatto conoscere è stato Canone Inverso, nel quale Williams recitava la parte di David Blau. Da lì a vedermi tutta la sua filmografia il passo è stato breve... e scoprire che a lui non dispiace affatto interpretare ruoli gay (ha esordito come attore con un personaggio gay nel film The Wolves of Kromer) mi ha piacevolmente sorpreso.

No Night Is Too Long è un film del 2002 prodotto dalla BBC e basato sull'omonimo romanzo di Barbara Vine. In Italia è ancora sconosciuto, ma è reperibile su youtube in lingua originale senza sottotitoli.

Trama: Tim Cornish (Lee Williams) è il solito spaccafighe, ossia è un bonazzo della madonna che si fa tutte ma senza impegno. Un giorno conosce un inquietantissimo professore di paleontologia, Ivo Steadman (Marc Warren), e inizia una relazione con lui, la prima seria in tutta la sua vita. Tutto fila liscio finché Ivo non gli confessa di amarlo. Tim reagisce in modo freddo e distaccato, ha delle prime perplessità su questo rapporto, ma nonostante ciò accetta di andare in Alaska con il suo amante.


Appena giunti in America Ivo è costretto, per motivi di lavoro, a lasciare Tim in hotel per dieci giorni. In questo breve periodo il ragazzo conosce Isabel (Mikela J. Mikael) e se ne innamora follemente, tanto da arrivare a dirle che la ama, cosa che non aveva mai detto a nessuno. Isabel torna a Vancouver, città in cui vive, e Ivo ritorna dal suo viaggio di lavoro. Da subito il paleontologo intuisce che Tim gli nasconde di essere stato con un'altra, intuizione che si scoprirà essere fondata quando, durante una crociera, Tim gli confessa tutto e ammette che vuole lasciarlo. Ivo va su tutte le furie e, durante un'esplorazione su un'isola remota, attacca Tim. Ma il ragazzo lo spinge contro delle rocce e Ivo cade a terra privo di sensi. Pensando di averlo ucciso Tim scappa a Vancouver, senza creare nessun sospetto, e cerca di trovare Isabel. Non ha successo, perciò ritorna nel Regno Unito. Nel frattempo, Ivo, che non è realmente morto, riesce a lasciare l'isola in cui è stato abbandonato da Tim, e raggiunge Isabel, che si rivela essere sua sorella, a Vancouver. Lui le dimostra tutta la rabbia che prova per avergli rubato il proprio amato, dopodiché va in Inghilterra a casa di Tim, che lo crede ancora morto. Dopo lo shock iniziale di Tim, i due discutono amaramente di quello che è successo. Alla fine, dopo essersi chiariti, Ivo indossa l'impermeabile del ragazzo ed esce di casa. Mentre cammina sul lungomare uno sconosciuto gli si avvicina da dietro, scambiandolo per Tim, lo colpisce a morte e poi scappa.


Un finale un po' tragico, ma è un thriller... il morto ci deve stare!

martedì 21 aprile 2015

The Light - HollySiz


E' in rete da settembre, ma il video con protagonista un bambino con il disturbo dell'identità di genere è diventato virale solo recentemente.
Il video in questione è quello della canzone The Light della cantante francese HollySiz.


Nelle immagini vediamo un bambino deriso dai suoi compagni di classe perché indossa un vestito viola. Ma lui si sente felice quando è vestito da femmina, si sente se stesso, lo si capisce da come si ammira allo specchio. Anche i suoi giochi, i Minipony, sono più adatti ad una bambina. E al padre questo non va giù, vorrebbe che suo figlio fosse come tutti gli altri bambini e che facesse un'attività più virile, consone al suo sesso, come giocare a basket.
L'unica ad accettare il disturbo dell'identità di genere del piccolo è la madre, che lo riempie di affetto e litiga con l'altro genitore.


Ma poi c'è la svolta. Il padre si sente in colpa per il suo comportamento e vuole rimediare. Il bambino, con il suo vestito viola, esce di scuola e vede che ad aspettarlo fuori dall'entrata, insieme agli altri papà e alle altre mamme, c'è il suo papà con indosso un vestito da donna. E' fatta, finalmente anche papà la accetta così com'è, come una femmina. La sua gioia è tale che corre ad abbracciarlo.
I bambini e gli adulti intorno a loro ridono. Ma ora non sono più risate di scherno verso qualcuno di diverso, bensì risate per una visione buffa e allo stesso tempo commovente di un padre che ama la sua creatura e accetta la sua identità di genere.


sabato 11 aprile 2015

Shameless


Achtung! Achtung! Shameless è una serie Tv che può provocare dipendenza. Si consiglia di guardarla poche puntate alla volta, onde evitare un overdose di stagioni. Per attenuare l'astinenza post-visione è raccomandato drogarsi con un'altra serie TV che crei meno assuefazione. La guarigione non è comunque garantita.

Premessa: l'argomento principale di Shameless non è il tema LGBT, bensì l'educazione e la sopravvivenza della famiglia Gallagher, che non è esattamente quella del mulino bianco. Abbandonati dalla madre Monica e avendo Frank come padre, un ubriacone egoista dall'aspetto di un senzatetto, Fiona, Lip, Ian, Debbie, Carl e il piccolo Liam passano le giornate a, come si suol dire, sfangarla. Fanno lavori malpagati, studiano, rubano, truffano, si azzuffano, scopano (i fratelli più grandi, eh!), fanno uso di alcol e droga... insomma, fanno tutto ciò che si fa per tirare avanti quando si cresce e si vive nel ghetto di una grande metropoli come Chicago. E i loro vicini non sono da meno. Anzi, sono peggio! Come Sheila, una casalinga pazza, agorafobica e perbenista con la passione del sadomaso. Oppure Kevin e Veronica, una coppia che passa più tempo a fare sesso che altro.


I motivi per cui ci si innamora di Shameless sono davvero tanti. La si ama perché è politicamente scorretta e gioca con lo humor nero. Ci si innamora di lei perché i personaggi sono dei rifiuti sociali che risolvono i loro problemi e affrontano i loro disagi nel modo più improprio e distruttivo che ci possa essere. Si ama questa serie perché quando giunge il momento del romanticismo e della tenerezza arriva sempre qualcosa a guastare tutto, e questo ci piace! Un bel vaffanculo alle scene pucciose e love-love.


Shameless vanta un pubblico di grandi affezionati, e facendo un giro su internet non ci si stupisce scoprire che tra i personaggi preferiti ci sono Ian Gallagher e Mickey Milkovich, "Gallavich" per gli shipper.
All'inizio della serie il primo è un ragazzo di 15 anni, rosso di capelli, che sogna di diventare un parà, ma che nel frattempo guadagna qualche soldo lavorando in un minimarket gestito da Kesh, il pakistano padre di famiglia che si sbatte nel tempo perso. Mickey, invece, è il bullo del quartiere, la cui unica attività è quella di picchiare la gente. E' proprio un pestaggio che li fa incontrare e poi scopare. Perché Ian e Mickey sono così, prima del sesso, invece dei preliminari, si prendono a botte.


Il personaggio di Mickey Milkovich è decisamente quello che subisce una maggiore evoluzione nel corso del programma. Agli inizi è il solito omosessuale represso che usa la violenza come mezzo di comunicazione, nasconde il suo orientamento sessuale e ostenta le sue conquiste femminili per dimostrare a tutti la sua virilità. Ma quando Ian minaccia di lasciarlo cambia completamente, ed esce allo scoperto, sfidando perfino l'ira del padre. Da quel momento in poi Mickey diventa una persona migliore, e quando a Ian viene diagnosticato il bipolarismo lui si dimostra un partner tenero e premuroso. Forse non è un caso che Mickey sia stato eletto dai fan il miglior personaggio della quinta stagione di Shameless, nonostante non sia un Gallagher!


Non resta che augurarci tante altre stagioni piene di momenti Gallavich! E... fuck off!