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venerdì 22 maggio 2015

Milk


Tanti onori vanno a Milk, film biografico del 2008 diretto da Gus Van Sant, che ha fatto conoscere al grande pubblico la vita e la storia di Harvey Milk, primo componente delle istituzioni statunitensi apertamente gay.


E' il 1970 e Harvey Milk (Sean Penn), assicuratore di New York, ha da poco compiuto quarant'anni. Infelice della sua vita vissuta in sordina decide, insieme al compagno Scott (James Franco), di trasferirsi a San Francisco per vivere liberamente la sua omosessualità. Apre il Castro Camera, un negozio di fotografia che ben presto diventa il punto d'incontro di tutti gli attivisti gay della città. Gli omosessuali non sono benvisti dagli altri abitanti del quartiere, in più sono continuamente perseguitati e picchiati dalle autorità. Milk, sostenuto prevalentemente dalla comunità gay (ma anche dagli anziani e da alcuni eterosessuali), si candida per la carica di consigliere comunale allo scopo di chiedere pari diritti e opportunità per tutti. Perde le elezioni ma non lo spirito di riprovarci ancora, e negli anni successivi si ricandida una seconda, terza e quarta volta finché, nel 1977, non viene eletto consigliere per il 5º Distretto, diventando il primo gay dichiarato ad assumere una carica istituzionale negli Stati Uniti. L'arguzia e la grande personalità di Milk sono decisivi ad ottenere il rigetto della Proposition 6. Pochi giorni dopo questa vittoria, il 27 novembre del 1978, l'ex consigliere comunale Dan White (Josh Brolin), che si era sempre opposto alle leggi a favore dei gay, entra in Municipio e uccide a colpi di pistola il sindaco George Moscone (Victor Garber) e Harvey Milk. La sera stessa 30 mila persone si riuniscono per una fiaccolata e marciano per le vie di San Francisco per onorare le due vittime.


Il mandato di Milk è stato breve (undici mesi),  ciò nonostante  ha fatto davvero tantissimo per il movimento di liberazione omosessuale. Come prima cosa ha incoraggiato uomini e donne omosessuali a uscire allo scoperto. Poi, appena ottenuta la carica di consigliere comunale, ha fatto approvare dal sindaco Moscone una legge per rendere illegale ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale. Dopodiché, a seguito di una campagna e a numerose manifestazioni, Milk sconfisse la Proposition 6, legge che avrebbe permesso il licenziamento degli insegnanti dichiaratamente gay. Avrebbe potuto fare molto di più se il consigliere Dan White non l'avesse ucciso per vendetta politica. Ma quello che non sapeva White, a differenza di Milk che aveva registrato su audiocassetta «Se una pallottola dovesse entrarmi nel cervello, possa questa infrangere le porte di repressione dietro le quali si nascondono i gay nel Paese.», era che questo assassinio avrebbe reso Milk un martire per tutta la comunità gay. Ma Harvey non è solo un martire, è soprattutto un eroe, un combattente e un modello di coraggio.
Grazie a questo film, che ha vinto due premi Oscar (uno come miglior attore protagonista a Sean Penn e l'altro come miglior sceneggiatura originale) il ricordo di Milk è ritornato a vivere, come il suo coraggio e il suo messaggio di speranza.


Il 22 maggio, giorno di nascita di Milk, lo Stato della California festeggia l'Harvey Milk Day.


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