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lunedì 16 marzo 2015

Cucumber / Banana / Tofu


Lo sceneggiatore Russell T. Davies fu il primo a portare sul piccolo schermo una serie incentrata sull'omosessualità, Queer as Folk. Quindici anni dopo quell'azzardo, che ebbe un enorme successo, è ritornato con tre incredibili progetti a tema LGBT: Cucumber, Banana e Tofu. Titoli insoliti, che fanno sorridere i più maliziosi, ma che hanno un significato ben preciso; Davies, infatti, è stato ispirato da un articolo che lesse tempo fa:

“Una volta ho letto un articolo. Parlava di un istituto in Svizzera che studia il sesso. Hanno pubblicato questo sondaggio. Hanno passato dieci anni a studiare l’erezione maschile. E hanno stilato una scala per misurare la durezza. Dicono ci siano quattro categorie di erezione, dal più moscio al più duro. Numero uno: lo chiamavano… tofu. Il numero due: banana sbucciata. Numero tre: banana. Numero quattro: cetriolo.”  

Questa è anche la battuta d'esordio del protagonista di Cucumber, Henry Best, 46enne, assicuratore, e gay dichiarato. Nonostante la sua ossessione per il sesso, e alla convivenza quasi decennale con il compagno Lance, Henry non ha mai fatto sesso penetrativo. La sua è una fobia e un senso di vergogna che prova nell'essere un omosessuale. Nel pilot, dopo una serie di disavventure, Henry lascia Lance e si trasferisce nell'attico occupato dai ventenni Dean e Freddie.


Cucumber e Banana sono due miniserie da otto puntate ciascuno, le cui storie e i cui personaggi si intrecciano e si scambiano tra loro. Ma mentre la prima è una dramedy della durata di 45 minuti, incentrata su Henry, la seconda dura sui 20 minuti circa, e ad ogni episodio racconta la storia di un diverso personaggio appartenente alla nuova generazione LGBT di Manchester.


A Benjamin Cook, noto youtuber, è stato affidato il compito di realizzare Tofu, un documentario di otto puntate della durata di 10 minuti ciascuna, nel quale, attraverso le testimonianze di persone comuni e attori della serie, vengono analizzate le problematiche sessuali affrontante in Cucumber e Banana.


Che dire, Russell T. Davies ha decisamente fatto il botto! (di nuovo), Cucumber e Banana non sono le migliori serie del momento solo perché sono scritte e prodotte divinamente, ma anche perché sono del tutto innovative: offrono al telespettatore uno spaccato mai visto prima nel tema LGBT, come l'eiaculazione precoce in un ventenne, l'asessualità di certi omosessuali, il fenomeno del social network Grindr e il disturbo ossessivo compulsivo. E poi sono due serie assolutamente divertenti, ma anche tristi; ironiche, ma anche serie; realistiche, ma certe volte assurde; rivolte ai giovani, ma anche ai più maturi; sono etniche, ma anche molto, molto inglesi! Insomma, sono un bel melting pot!


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