Chi ha detto che l'attrazione sessuale deve passare prima dagli occhi? Si può essere attratti dal suono di una voce (magari quella di un telecronista o un dj della radio di cui non conosciamo i tratti fisici), dal tocco e da una stretta di mano, dall'intelligenza e il modo di pensare. E quante volte abbiamo sentito dire "non è bello/a, ma riesce a farmi divertire" oppure "anche se non rispecchia i miei canoni di bellezza, con lui/lei mi sento davvero bene"?
Uno che deve essersi sentito proprio bene con la persona che gli fa battere il cuore è Leonardo, il protagonista di "The Way He Looks" (titolo originale "Hoje Eu Quero Voltar Sozinho"). Leo è un adolescente, e come tutti gli adolescenti ha voglia di crescere, di sentirsi libero, di essere indipendente, e ha anche una grande voglia di amare. Purtroppo ha un grosso limite: è cieco dalla nascita. Questo handicap lo porta ad essere bersaglio dei bulli della scuola, ma lui se ne frega... e poi a difenderlo e fargli da spalla (e occhi) c'è Giovana, la sua miglior amica e confidente.

Questo film ci insegna che la sessualità, solitamente associata alla vista, può nascere attraverso altri stimoli, e sta a ognuno di noi scoprire quali essi siano.
The Way He Looks, diretto da Daniel Ribeiro, è stato presentato in anteprima al Festival internazionale del cinema di Berlino il 10 febbraio 2014, dove ha vinto il premio FIPRESCI come miglior lungometraggio della sezione "Panorama" e il Teddy Award come miglior lungometraggio a tematica LGBT.
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