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lunedì 9 febbraio 2015
Maurice
Dopo il successo di Camera con vista, nel 1987 il regista James Ivory portò sullo schermo un'altra storia nata dalla penna dello scrittore E.M.Forster, Maurice.
Nel 1909, durante gli anni dell'università a Cambridge, Maurice (James Wilby) stringe una forte amicizia con un suo compagno di studi, il bello e ricco Clive (Hugh Grant). Clive è innamorato di lui e un giorno gli confessa i suoi sentimenti. All'inizio Maurice reagisce male alla rivelazione, ma poi, quando realizza di essere innamorato anche lui di Clive, i due iniziano una storia d'amore platonica.
La relazione continua anche dopo l'espulsione dal college di Maurice, che inizia a fare il broker a Londra. L'arresto per omosessualità del loro amico aristocratico Lord Risley, però, suscita in Clive un forte sentimento di paura. Se si venisse a scoprire che è omosessuale rischierebbe sia il nome che la carriera, per cui lascia Maurice e si sposa con Anne, una giovane e ricca ragazza di buona famiglia.
Con il cuore spezzato, Maurice decide di curare il proprio orientamento sessuale e di sposarsi come Clive. Si rivolge prima al medico di famiglia, poi ad un ipnotico. Entrambi i dottori falliscono nell'obiettivo, e Maurice, invece di innamorarsi di una donna, si butta tra le braccia del giovane guardiacaccia di Clive, Alec Scudder. Maurice è finalmente felice di aver provato il piacere carnale che gli fu negato da Clive, e ora che ha assaporato il vero amore non si vergogna più del suo orientamento. Purtroppo Alec sta per emigrare in Argentina con la sua famiglia. Maurice va a salutarlo alla partenza della nave, ma Alec non c'è. Corre alla casa di campagna di Clive, spiattella all'amico di essersi innamorato del suo guardiacaccia, e poi si dirige verso il capanno dove sa che lo aspetta Alec.
Il lieto fine può sembrare inverosimile se si pensa che all'epoca in cui è ambientata la storia l'omosessualità era considerata un reato, ma è stato fortemente voluto da Forster che voleva dare una speranza di felicità alla coppia Maurice/Alec. Importante è il messaggio che la storia ci vuole dare: sopprimere i propri sentimenti e desideri in favore del conformismo, come fa Clive, porta irrimediabilmente all'infelicità.
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